copertinasilva

Prefazione

Silva si è manifestata nella frazione di Passano (Deiva) nell’agosto del 2008 e – non incoraggiata – ci ha seguìto fino a casa. Angelo, il veterinario, le dava più o meno un anno. È entrata nella nostra vita con le zampe di velluto, senza fare rumore, per non disturbare. Nemmeno abbaiava, solo nel sonno, ogni tanto, le venivano fuori degli abbaietti trattenuti, in falsetto. Per il resto dove la mettevi stava, fosse la sua cuccia, l’automobile, il Bar Atlantic, o la panchina fuori dal supermercato ad aspettare chi faceva la spesa. Solo una volta, mentre facevo la spesa con mio figlio, si è divincolata dal collare e ci è corsa incontro trovandoci nel reparto latticini.

A fine agosto 2013 aveva tentato una specie di fuga – forse con l’idea di andarci a cercare chissà dove – immettendosi sull’autostrada vicino al casello di Deiva, camminando sull’angusto marciapiedino che c’è nelle gallerie in quel tratto. Anonime persone sensibili e preoccupate evidentemente l’avevano scorta ed erano riuscite ad accostare in una piazzola d’emergenza per farla salire, consegnandola poi agli uomini della Salt, che ci avevano telefonato da Spezia dove l’avevano tenuta fino al nostro arrivo, apparentemente tranquilla. E un mese dopo una non meglio spiegata paralisi l’aveva immobilizzata per una settimana, ma subito dopo aveva ripreso le sue corse da lepre.

Paralisi simile l’ha colpita il 20 settembre 2015, solo che questa volta non si è ripresa, e il giorno dopo il suo cuore si è fermato.

La voragine che s’è aperta con la sua mancanza nei cuori di noi tutti ci ha fatto capire molto anche di noi stessi. Gli esseri meno invadenti, più beneducati, si fanno strada nel cuore degli altri in modo quasi impercettibile, ma poi lasciano un grande vuoto.

Queste liriche, in parte mie in parte dei miei famigliari, sono in sua memoria.

Bruno Osimo

5 ottobre 2015

http://store.streetlib.com/a-silva-liriche-a-quattro-zampe

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