Impotente, di Hum Mugdal

Non posso fare a meno di desiderarlo ancora

non riesco a concepire un’esistenza precedente

s’impiglia il mio pensiero nei tuoi boccoli fruscianti

s’appiglia alla tua pelle mentre freme mentre è viva.

 

Trecento e più mestieri riesco a fare dentro un giorno

trecento e più lavori compi tu nella tua sera

continuo a collegarmi mentalmente col tuo karma

ricevo i tuoi segnali forte e chiaro e te ne mando.

 

Aspetto di ricevere da te una cartolina

un fiore, tre bustine, quattro scatole di mare

l’invito a rivederci in questo mondo, se ti piace

un giorno dentro un anno: la speranza mi dà vita.

 

Da Poesie scelte, Haifa, 2009.

traduzione di Bruno Osimo

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