Veledinskaâ: il concetto di «comunicazione interlinguistica». La traduzione come atto comunicativo

Relatore: professor Bruno Osimo

Diploma in Mediazione linguistica

Luglio 2013

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

© ГОУ ВПО НИ ТПУ, 2010

© Велединская С. Б., 2010

© Lucia Comparin per l’edizione italiana 2013

La traslitterazione dal russo è stata eseguita in conformità alla norma ISO/R 9: 1995.

 

 


Abstract in italiano

La prefazione esamina alcune scelte traduttive e tratta l’esistenza di due testi nell’atto comunicativo, le corrispondenze tra il prototesto e il metatesto, l’importanza del contesto nell’atto traduttivo e il rapporto tra lingua ed esperienza del mondo. Il testo tradotto dà una definizione dell’atto comunicativo e dei suoi elementi. La traduzione è considerata un atto di comunicazione interlinguistica e le situazioni comunicative del prototesto e del metatesto sono diverse. Il traduttore è ricevente del prototesto ed emittente del metatesto. Il testo esamina il problema le corrispondenze tra il prototesto e il metatesto e la loro identificazione di funzione, contenuto e struttura. Il capitolo tradotto si conclude con l’accenno ad altri tipi di mediazione linguistica, in particolare la transcodifica adattiva.

English abstract

The foreword examines some choices made during the translation and deals with the existence of two texts in the act of communication, the equivalence of meaning between prototext and metatext, the importance of the context in the act of translation and the connection between language and vision of the world. The translated text gives a definition of the act of communication and its elements. Translation is considered as an act of interlinguistic communication and prototext and metatext have different communication contexts. The translator is the receiver of the prototext and the sender of the metatext. The text examines the equivalence of meaning between prototext and metatext and the identification of function, contents and structure. The translated chapter mentions other types of linguistic mediation, in particular adaptive transcoding.

Резюме на русском языке

Введение изучает некоторые выборы перевода и обсуждает сушествование двух текстов в коммуникативном акте, равнозначность текстов оригинала и перевода, важность коммуникативной ситуации и связь между языком и мировоззрением. Переведенный текст определяет коммунткативный акт и его элементы. Перевод является межъязыковым коммуникативным актом, в котором оригинал и перевод имеют разные коммуникативные ситуации. Переводчик представляет собой получателя оригинала и источника перевода. Раздел изучает равнозначность текстов оригинала и перевода и их функциональное, содержательное и структурное отождествление. Переведенный раздел заканчивается с определением разных типов посредничества, в частности адаптивного транскодирования.

 

1 PREFAZIONE  5

1.1 Introduzione al testo  5

1.2 Analisi di alcune scelte traduttive  6

1.3 Atto comunicativo e differenza tra il testo dell’emittente e il testo per il ricevente  8

1.4 Modello traduttivo e contesto  9

1.5 Relazioni tra la cultura del prototesto e la cultura del metatesto, perdite e compensazioni 10

1.6 Rapporto tra lingua e esperienza del mondo  13

2 TRADUZIONE  13

Veledinskaja: Il Concetto di «comunicazione interlinguistica». Traduzione come atto comunicativo. 13

2.1 Il concetto di «comunicazione» e «atto comunicativo». Schema di Jakobson. 13

2.2 Schema della traduzione come atto di comunicazione interlinguistica  22

2.3 Uguaglianza di significato comunicativo del prototesto e del metatesto  28

2.4 Le funzioni del traduttore nell’atto di comunicazione interlinguistica  32

2.5 Traduzione e altri tipi di mediazione linguistica  36

3 RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI 39

1 PREFAZIONE

 

1.1 Introduzione al testo

La presente tesi ha come oggetto la traduzione del terzo capitolo del manuale Kurs obšej teorii perevoda dell’autrice Svetlana Borisovna Veledinskaâ, pubblicato nel 2010 presso il politecnico di Tomsk.

Il manuale ha lo scopo di esporre i principali concetti della scienza della traduzione, la cui conoscenza è necessaria per la preparazione del traduttore. Nel corso dei vari capitoli sono definiti i concetti di «traduzione» e di «teoria della traduzione» e sono trattati: la storia della traduzione e dell’attività traduttiva, il concetto di «comunicazione interlinguistica» e la traduzione come atto comunicativo, la caratteristica degli aspetti linguistici e discorsuali della traduzione, il concetto di «equivalenza traduttiva», i fattori che determinano il processo di traduzione, le trasformazioni traduttive e gli aspetti pragmatici della traduzione.

Il terzo capitolo qui tradotto affronta il concetto di «comunicazione interlinguistica» e analizza la traduzione come atto comunicativo. Definisce la comunicazione attraverso lo schema di Roman Jakobson, analizzando i concetti di «emittente», «ricevente», «codice», «testo», «scopo» e «situazione comunicativa». Tratta la fase di produzione e di ricezione e il rapporto tra le due forme del messaggio, quella dell’emittente e quella per il ricevente. Il testo procede all’analisi della traduzione come atto comunicativo attraverso il modello del linguista Otto Kade. Lo schema aggiunge alla fase di produzione e di ricezione la fase di ricodifica e prevede una comunicazione di primo grado e una di secondo grado, il cui punto di unione è rappresentato dal traduttore. Il testo procede con l’analisi dei diversi tipi di equivalenza del prototesto e del metatesto, che comprendono l’identificazione della struttura, della funzione e del contenuto del messaggio (Komissarov 1999:43-44). Il traduttore non svolge soltanto la funzione di mediatore linguistico e culturale, ma anche funzioni derivanti dal contesto della mediazione; agisce come emittente indipendente quando dà chiarimenti, trae le conclusioni del testo, corregge errori eccetera. Infine vengono analizzati altri tipi di mediazione linguistica, oltre alla traduzione, in particolare la transcodifica adattiva (Komissarov 1999:48-49).

La dominante del testo tradotto è di carattere informativo e il lettore modello è lo studente di traduzione e di scienza della traduzione. Nel tradurre non sono state evitate le numerose ripetizioni per facilitare la comprensione del testo e sono stati eliminati alcuni termini quando a più parole in russo corrispondeva un traducente solo in italiano.

 

1.2 Analisi di alcune scelte traduttive

Si è scelto di tradurre исходный язык e язык перевода come “lingua del prototesto” e “lingua del metatesto”, non utilizzando la metafora estesa del “trasloco”. Questa si è sviluppata negli anni Settanta, periodo in cui la teoria della traduzione era un ambito secondario della linguistica e l’approccio alla traduzione era di tipo lessicalistico. Secondo lo studioso inglese Catford, la traduzione è “the replacement of textual material in one language (SL) by equivalent textual material in another language (TL)” (Catford 1965:20). La traduzione era considerata in termini di equivalenti e quindi di trasporto delle unità dall’origine alla destinazione. Secondo questo approccio, i termini utilizzati sono quelli di partenza e di arrivo, derivanti dalle definizioni di source language (lingua fonte) e target language (lingua bersaglio). Questi termini, tanto quanto quelli di «partenza» e «arrivo», suggeriscono uno spostamento soltanto geografico. Se il termine «fonte» permette inferenze metaforiche e può essere accettato, il termine «target» fu criticato a causa del riferimento al gergo militare, inopportuno in un periodo in cui si assisteva alla fortuna del movimento pacifista. I concetti di «lingua» e di «cultura» sono legati fra loro; la lingua può essere usata per descrivere una cultura e può essere un sistema semiotico nell’ambito della cultura. “If we look at culture from a linguistic point of view, we get a one-sided view of culture; if we look at language from a cultural point of view, we get a one-sided view of language” (Witherspoon 1980:2). Pertanto appare riduttivo considerare la traduzione semplicemente uno spostamento geografico e tradurre i termini come “lingua di partenza” e “lingua di arrivo”. Nel testo Dire quasi la stessa cosa (2003:195), Eco illustra la proposta di Montanari (2000:175) di tradurre source/target text come “testo fonte/testo foce”. “Ma il termine «foce» ci introduce a un interessate reticolo semantico, e apre una riflessione sulla distinzione tra delta ed estuario. Forse ci sono testi fonte che nella traduzione si allargano ad imbuto (e dove il testo d’arrivo arricchisce il testo sorgivo facendolo entrare nel mare di una nuova intertestualità) e testi delta, che si ramificano in molte traduzioni ciascuna delle quali ne impoverisce la portata, ma tutte insieme creano un nuovo territorio, un giardino dai sentieri che si biforcano.” Si è dunque adottata la terminologia di Popovič traducendo оригинал come “prototesto” e перевод come “metatesto” e dunque исходный язык come “lingua del prototesto” o “lingua emittente” e язык перевода “lingua del metatesto” o “lingua ricevente”. Il prototesto è il “primo” testo, cronotopicamente precedente al metatesto. È la base per le manipolazioni testuali di secondo grado, che possono essere molteplici e di diverso carattere. Nella definizione dello studioso, il prototesto è un “testo che serve come oggetto della continuità intertestuale” (2006:166). Il metatesto è il testo a cui si giunge mediante il processo traduttivo. Il concetto di «metatesto» non è qui da intendersi come testo che descrive un testo, cioè apparato paratestuale che si riferisce e accompagna un testo.

Si è scelto di tradurre первичная коммуникация come “comunicazione di primo grado” e вторичная коммуникация “comunicazione di secondo grado” piuttosto che “comunicazione primaria” e “secondaria” per non veicolare l’idea errata che la первичная коммуникация (la comunicazione di primo grado, quella il cui ricevente è il traduttore) sia più importante della вторичная коммуникация (la comunicazione di secondo grado, quella in cui l’emittente è il traduttore).

Il termine russo «перевод», se privo di attributi, può indicare qualsiasi tipo di traduzione: di tipo orale o scritto, di carattere intralinguistico, interlinguistico, intersemiotico, intertestuale, intestuale, metatestuale, interculturale, mentale, verbalizzante, deverbalizzante (secondo le categorie di Jakobson, Lûdskanov, Popovič, Torop, Osimo) eccetera. Il termine «traduzione» è in questo capitolo da intendersi come traduzione da una lingua all’altra, cioè la traduzione propriamente detta, orale o scritta.

Si è scelto di distinguere la traduzione dei termini равнозначность, равноценность e отождествление, utilizzati nel paragrafo 2.3. Nella scelta del traducente per la parola равнозначность, si è deciso di mantenere il riferimento al concetto di «uguale» indicato dalla radice равнe al concetto di «significato» indicato dalla radice значн-. Il termine равноценность, invece, contiene il concetto di «valore» (ценность) ed è stato tradotto “equivalenza”. Il termine отождествление è stato tradotto “identificazione” per rispettare il significato della radice отождеств, che significa “considerare identico”.

Nella traduzione è stato seguito l’uso italiano di omettere le iniziali del nome e del patronimico degli autori russi, riportandoli in maniera estesa solamente la prima volta in cui vengono nominati. Nella versione italiana è stato adottato il sistema di citazione autore-data, più appropriato al testo italiano rispetto al sistema delle note, utilizzato in russo.

 

1.3 Atto comunicativo e differenza tra il testo dell’emittente e il testo per il ricevente

Nella letteratura teorica si distinguono due tipi di comunicazione:

la comunicazione comportamentale (behavioural communication): che provoca nel ricevente alcuni stati emozionali simili a quelli dell’emittente, ad esempio la musica non programmata e la musica non intellettualizzata;

la comunicazione intellettuale (intelligible communication): realizzata attraverso l’intermediazione di linguaggi naturali tra esseri umani, con lo scopo di evocare un significato simile nel ricevente.

La presenza di un sistema di riferimento comune è necessaria per l’identificazione del significato degli elementi lingusitici. Questo sistema, che può essere un linguaggio artificiale o naturale che rispecchi l’esperienza comune della realtà, è chiamato «linguaggio d’intermediazione». Secondo Lûdskanov, “nel caso della comunicazione intralinguistica che si attualizza attraverso l’intermediazione di linguaggi naturali, il linguaggio d’intermediazione necessario coincide con il linguaggio naturale dato e può assolvere la funzione di sistema di riferimento comune grazie alla sua natura sociale, all’unità del mondo e delle leggi dell’attività mentale fisiologica” (1967:33)

L’autrice Veledinskaâ precisa che il testo dell’emittente in certi casi è diverso dal testo per il ricevente o per i vari riceventi. Sottolinea anche che tutti i riceventi pensano di aver capito esattamente quello che l’emittente intendeva comunicare. Sono stati elaborati numerosi modelli di comunicazione, tra cui quello di Jakobson (proposto dall’autrice) e quello di Popovič, che mostra tutti i vettori di dipendenza dalla realtà extratestuale (individualità, storicità, letterarietà, socialità). Il seguente modello è elaborato da Yngve in The outlook for mechanical translation (1956).

 

 

Figura 1

 

 

 

 

 

 

L’emittente (2) genera un testo verbale (3) partendo da un’informazione (1) e da certe regole (5). Il messaggio viene recepito dal ricevente (4) che, secondo certe regole (6), estrae l’informazione (7) veicolata. Come mostra il modello, l’informazione iniziale (1) non per forza coincide con l’informazione recepita dal ricevente (7).

 

1.4 Modello traduttivo e contesto

L’autrice Veledinskaȃ propone il modello traduttivo di Otto Kade, che aggiunge alla fase di produzione e di ricezione quella di ricodifica. Altri studiosi hanno elaborato modelli simili che mettono in risalto alcuni elementi. Levý nei primi lavori (1963) distingue tre fasi del processo traduttivo: la comprensione, l’interpretazione e la riespressione dell’originale. In un lavoro successivo (1971:86), invece, ne prevede solo due: la fase ricettiva (che sottointende la ricezione dell’originale) e la fase genetica (che presuppone la creazione di un equivalente). Nida (1970:7-12) distingue tre fasi: analisi (riduzione dell’originale ai costrutti nucleari), commutazione (trasferimento del significato nella lingua della traduzione sulla base di strutture semplicicssime), modifica strutturale (creazione di un’espressione equivalente dal punto di vista stilistico e semantico nella lingua della traduzione).

Nel 1958 (Obŝaâ teoriâ perevoda v svâzi s mašinnym perevodom, in Tezisy konferencii po mašinnomu perevodu, Moskva)i professori Rozencvejg e Revzin elaborarono i concetti di interpretazione (o traduzione1) e traduzione (o traduzione2), che rappresentano due processi qualitativamente diversi della comunicazione interlinguistica. Il traduttore riceve un messaggio linguistico (prototesto) e identifica la realtà extralinguistica per poter interpretare il messaggio ricevuto. Sulla base della realtà extralinguistica crea un nuovo messaggio linguistico (metatesto) che esprime la realtà del prototesto. La traduzione1 è considerata attività creativa, dunque preponderante nella traduzione di testi artistici, al contrario la traduzione2 è considerata attività linguistica non creativa ed è preponderante nei testi tecnico-scientifici.

La conoscenza del prototesto è graduale e attraverso metodi analitici giunge a conclusioni sintetiche. È necessario comprendere non solo gli elementi fondamentali del testo ma anche la loro interazione, e dunque il contesto. Sono numerosi gli elementi che aiutano a capire la struttura di un testo: il tema, i legami con la società, la motivazione sociale e psicologica della scelta dei singoli procedimenti raffigurativi, l’espressività degli strumenti scelti, le particolarità ritmiche del testo.

Secondo Lepschy (1981:456-457) una frase come “his friend could not see the window” ammette 24 possibili soluzioni, ma soltanto una risulta appropriata in ogni contesto. Come suggerisce Eco, “per capire un testo bisogna fare un’ipotesi sul mondo possibile che esso rappresenta” (2003:45).

 

1.5 Relazioni tra la cultura del prototesto e la cultura del metatesto, perdite e compensazioni

La realizzazione ideale del processo traduttivo è la traduzione adeguata. Possono esistere varie traduzioni adeguate di uno stesso originale, dal momento che si possono conservare le peculiarità ricorrendo a mezzi diversi. Ma non esistono traduzioni pure, quindi il lettore dispone di una versione dell’originale ben precisa.

La traduzione adeguata, pur avendo inevitabilmente un residuo traduttivo, conserva la dominante. Il concetto di «dominante» è stato sviluppato da Jakobson nel saggio La dominante, ed è tratto dalla teoria musicale. La dominante crea una gerarchia di elementi, da quelli di maggior a quelli di minor importanza. Rappresenta l’elemento irrinunciabile che caratterizza il testo stesso e in funzione di essa il traduttore sceglie la strategia traduttiva.

La contraddizione tra prototesto e metatesto aumenta in funzione dello scarto temporale e della differenza tra culture. Secondo Popovič, nella traduzione si assiste a uno scontro di due sistemi culturali a livello sia della comunicazione sia del testo. Ma lo scontro produce anche mescolamento di tendenze culturali, e questo fenomeno è chiamato dall’autore «creolizzazione» dei due testi. Le due culture si sovrappongono solo parzialmente.

Figura 2

 

Popovič chiama questa contraddizione che si riflette in misura diversa in ogni traduzione, «fattore interspaziale» o «diatopico» della traduzione. Il compito del traduttore è regolare il fattore interspaziale, anche se non è sempre facile né possibile.

Lotman distingue tre posizioni delle relazioni interculturali che si attuano al momento della traduzione:

l’attività della cultura del prototesto è più forte dell’attività della cultura del metatesto

l’attività della cultura del metatesto è più forte dell’attività della cultura del prototesto

l’interazione tra le due culture è alla pari.

Figura 3

 

 

 

 

 

Nel processo di traduzione si verificano inevitabilmente perdite e compensazioni. Secondo Torop (1995) “l’analisi traduttologica […] si fonda sulla comprensione che in qualsiasi processo di traduzione inevitabilmente tocca parlare di interrelazione tra elementi traducibili, tralasciabili, modificabili e aggiungibili.” Alcune traduzioni arricchiscono la lingua di destinazione e riescono a dire di più degli originali. “Una traduzione che arriva a “dire di più”, tuttavia, non può essere una buona traduzione” (Eco 2003:110).

Dal momento che esistono differenze tra le realtà extratestuali, l’identificazione assoluta tra prototesto e metatesto è impossibile. Secondo Popovič ciò significa che “alcuni lati del testo si realizzano, e alcuni sorgono per la prima volta nel metatesto. Col che è indispensabile che tutto il residuo traduttivo sia compensato, almeno in parte, in un modo o nell’altro” (1975:81). Lo si può raffigurare in questo modo:

Figura 4

 

Il segno (‒) rappresenta il residuo, mentre il segno (+) rappresenta la ridondanza, che permette la compensazione dei residui nella fase di ricodifica e l’integrazione del residuo traduttivo in maniera funzionale.

Mediante la traduzione è possibile trasformare testi chiusi in testi aperti, e quindi attualizzare il codice culturale di un’altra cultura. Quando la cultura si apre a un’altra cultura, la traduzione può modificare il prototesto e conferirgli altri tratti caratteristici, determinati anche dal contesto culturale ricevente.

 

1.6 Rapporto tra lingua e esperienza del mondo

Secondo una teoria del Settecento c’è una forte correlazione tra il clima e il tipo di lingua, per quanto riguarda l’aspetto acustico, la produzione fisica e la qualità estetica dei termini di una lingua. Il dibattito etnolinguistico si è a lungo occupato del rapporto tra linguaggi e visioni del mondo. Per via della convenzionalità dei segni linguistici e delle differenze nello sviluppo storico dei popoli, i linguaggi naturali suddividono in maniera distinta la realtà unica e comune. Ne è un esempio la designazione dei nomi dei colori. Lo spettro cromatico è uguale in tutti gli angoli della terra e nell’apparato percettivo di tutti gli uomini (ad esclusione dei daltonici) ma la definizione dei colori e il numero di termini utilizzati per descriverli varia a seconda delle culture. Ad esempio gli indù considerano rosso e arancio un’unità unica, i Maori della Nuova Zelanda riconoscono 3000 tinte che nominano con 3000 parole diverse, gli Hanunóo delle Filippine distinguono due codici per designare i colori, uno individuale che dipende da sesso e attività e su cui c’è scarsa uninamità, e uno pubblico, più ristretto. Come scrivono Revzin e Rozencvejg (1964), il mondo è suddiviso dalla lingua data.

 

 


2 TRADUZIONE

 

Велединская: Понятие межъязыковой коммуникации. Перевод как коммуникативный акт.

Veledinskaja: Il Concetto di «comunicazione interlinguistica». Traduzione come atto comunicativo.

2.1. Понятие коммуникации и коммуникативного акта. Схема Р. Якобсона

2.1 Il concetto di «comunicazione» e «atto comunicativo». Schema di Jakobson.

Лингвистическая теория перевода рассматривает перевод в широких рамках межъязыковой коммуникации  и изучает все аспекты и определяющие факторы как собственно языковые, так и внешние по отношению к языку, но прямо или косвенно влияющие на результат процесса перевода. La teoria linguistica della traduzione considera la traduzione nel vasto ambito della comunicazione interlinguistica e studia tutti gli aspetti e i fattori che la determinano, sia quelli propriamente linguistici, sia quelli esterni rispetto alla lingua, ma che direttamente o indirettamente influenzano il risultato del processo traduttivo.
Чтобы выявить роль факторов, определяющих процесс перевода и влияющих на его качество, необходимо смоделировать сам процесс, схематически представить все его составляющие. Прежде чем перейти к рассмотрению непосредственно схемы перевода, как речевого акта, обратимся к общему представлению о речевой деятельности человека. Per individuare il ruolo dei fattori che determinano il processo di traduzione e ne influenzano la qualità, è necessario modellizzare il processo stesso e rappresentarne sistematicamente tutte le componenti. Prima di passare ad analizzare direttamente lo schema della traduzione come atto discorsuale, consideriamo l’idea generica di attività discorsuale umana.
Основная функция языка ‒ служить средством человеческого общения, коммуникации. Коммуникация  ‒ социально обусловленным процесс передачи и восприятия информации, как в межличностном, так и в массовом общении по разным каналам при помощи различными вербальных и невербальных средств. La funzione principale della lingua è quella di servire da mezzo per la comunicazione. La comunicazione è un processo socialmente determinato di trasmissione e ricezione di informazioni, nelle relazioni interpersonali o collettive, attraverso canali diversi servendosi di vari mezzi verbali e non verbali.
Способность обмениваться мыслями с помощью речи является важнейшим свойством человека как разумного существа. Разум человека может развиваться лишь благодаря получению знаний об окружающем мире, сообщаемых ему посредством речи. В основе существования цивилизаций лежит речь, так как цивизилация создается не отдельным человеком, а социальным коллективом, обществом, а общество может существовать лишь при условии, что его члены способны общаться друг с другом при помощи речи, осуществлять речевую коммуникацию. La capacità di scambiarsi pensieri con l’aiuto del discorso rappresenta la caratteristica più importante dell’uomo come essere pensante. L’intelletto dell’uomo si può sviluppare solo grazie all’acquisizione di conoscenze riguardo al mondo circostante, comunicategli attraverso il discorso. Il discorso sta alla base dell’esistenza della civiltà, così come la civiltà è creata non da un individuo isolato ma da un gruppo, una società, e la società può esistere solo a condizione che i membri siano in grado di relazionarsi l’uno all’altro mediante il discorso, di attuare una comunicazione discorsuale.
Общая схема коммуникативного акта речи принадлежит Роману Якобсону (см. рисунок 1). Прокомментируем основые элементы предложенной модели коммуникативного акта. A Roman Jakobson si deve lo schema generale del discorso (vedi disegno 1). Commentiamo gli elementi principali del modello di atto comunicativo proposto.
 

Рисунок 1

 

Figura 1

Итак, под коммуникацией понимают передачу сообщения от одного коммуниканта (источник, автор, отправитель сообщения) к другому (получатель, адресат, рецептор сообщения). Источник сообщения может быть говорящим или пишущим, рецептор воспринимает информацию через аудио (слушащий) или через зрительный канал (читающий, зрительно воспринимающий). Quindi, per comunicazione si intende la trasmissione di un messaggio da un comunicatore (emittente, autore, mittente della comunicazione) a un altro (destinatario, ricevente del messaggio). L’emittente può trasmettere il messaggio in forma orale o scritta, il ricevente riceve l’informazione mediante un canale uditivo (ascoltando) o visivo (leggendo, guardando).
Для передачи сообщения источник использует какой-либо код ‒ язык общения (в речевой коммуникации ‒ язык). Коммуникативные действия источника материализуется через речевое сообщение ‒ текст (устный или письменный). Общение коммуникантов не может быть изолировано от внешнего мира. Воздействующие на коммуникацию проявления внешнего мира обозначаются термином «коммуникативная ситуация». Per trasmettere il messaggio, l’emittente utilizza un qualsiasi codice – lingua della comunicazione (nella comunicazione discorsuale – il linguaggio verbale). Gli atti comunicativi dell’emittente si realizzano attraverso un messaggio discorsuale – il testo (orale o scritto). La comunicazione non può essere isolata dal mondo esterno. Le manifestazioni del mondo esterno che influenzano la comunicazione prendono il nome di «situazione comunicativa».
Пониятие коммуникативной ситуации  в схеме коммуникативного акта многослойно. Оно включает, во-первых-  условия  реальной действительности, во которых происходит коммуникация. Реальная действительность задает условия как благоприятствующие коммуникации (например, тишина, приятная музыка, распологающие погодные условия и т.д.), так и препятсвующие (шум, помехи разного рода) ее реализации. Во-вторых, к компонентам ситуации относят самих коммуникантов как составляющую часть реальной действительности. На успешность коммуникативного взаймодействия могут влиять такие качества и состояния коммуникантов как их физическое состояние, расположенность и заинтересованность в общении. Сюда же относят и так называемую, культурную ситуацию ‒ наличие культурных предпосылок к взаимо-пониманию коммуникантов: общий культурный уровень, способность вести общение на определенные темы и т.д. В-третых , ситуацией называют и тот отрезок реальной действительности, который отражается в сообщении, то есть обозначается языковыми средствами. Это то, о чем идет речь в сообщении, стоящая за текстом реальность, референт сообщения или предметная ситуация. Все уровни ситуации (условия общения, культурная и предметная ситуация) по-своему влияют на успешность осуществления коммуникативного акта. Il concetto di situazione comunicativa nello schema dell’atto comunicativo comprende più livelli. Include, in primo luogo, le condizioni della realtà effettiva, in cui si svolge la comunicazione. La realtà effettiva offre sia condizioni che favoriscono la comunicazione (ad esempio silenzio, piacevole musica, condizioni atmosferiche favorevoli eccetera) sia condizioni che ne ostacolano la realizzazione (rumore, disturbi di altro tipo). In secondo luogo, tra le componenti della situazione rientrano i comunicatori stessi, come parte costitutiva della realtà effettiva. Sulla riuscita dell’interazione comunicativa possono influire qualità e condizioni dei comunicatori, quali la condizione fisica, la disponibilità e l’interesse alla comunicazione. Qui si colloca anche la cosiddetta situazione culturale –la presenza di presupposti culturali per la comprensione reciproca dei comunicatori: un livello culturale comune, la capacità di comunicare su certi temi eccetera. In terzo luogo, per situazione si intende anche quel frammento di realtà effettiva che si riflette nel messaggio, cioè si manifesta attraverso i mezzi linguistici. È l’argomento del messaggio, la realtà che sta dietro al testo, il referente del messaggio o situazione concreta. A tutti i livelli (condizioni di comunicazione, situazione reale e concreta) la situazione influisce in un certo modo sul successo della realizzazione dell’atto comunicativo
Поскоьку коммуникация ‒ это всегда деятельность, как любая деятельность она базируется на целеполагании. Цель коммуникации  определяется коммуникативным намерением (интенцией), с которым вступает в коммуникативный акт источник сообщения. Очевидно, что коммуникация будет иметь место только при наличии в речевом произведении направленной на получателя информации. Сообщение может иметь целю проинформировать адресата, побудить к действую, привлечь его внимание, вызвать эмоции и т.д. успешность коммуникации определяется уровнем достижения поставленной источником цели. Siccome la comunicazione è un’attività, come tutte le attività si basa su una finalizzazione. Lo scopo della comunicazione è determinato dall’intenzione comunicativa, con cui l’emittente del messaggio inizia l’atto comunicativo. È evidente che la comunicazione avrà luogo solo in presenza, nel discorso, di informazioni indirizzate al ricevente. La comunicazione può avere lo scopo di informare il destinatario, spingerlo ad agire, attirarne l’attenzione, suscitare emozioni eccetera. La riuscita della comunicazione è determinata dal grado di raggiungimento dello scopo fissato dall’emittente.
Коммуникативный акт состоит из фазы порождения и фазы восприятия информации. На стадии порождения источник осуществлияет процесс кодирования сообщения, которое переправляется по определенному каналу к получателю. В процессе кодирования реализуется так называемое коммуникативное намерение: информация в исходном виде (проект или идея сообщения) заключается в знаковую форму в соотвествии с целью, которую преследует источник, вступая в коммуникацию. L’atto comunicativo si compone della fase di produzione e della fase di ricezione dell’informazione. Al momento della produzione, l’emittente compie il processo di codifica del messaggio che è mandato al ricevente lungo un certo canale. Nel processo di codifica si realizza la cosiddetta intenzione comunicativa: l’informazione nella sua forma iniziale (progetto o idea di messaggio) viene codificata in forma segnica a seconda dello scopo che l’emittente persegue in fase di progettazione.
Канал коммуникации ‒ средство, с помощью которого сообщение передается от источника к получателю. Канал коммуникации может быть вербальным (или языковым), невербальным (жесты, мимика, телодвижение, взгляды, одежда, запахи, дистанция общения и т.д.) и паравербальным (интонация, тембр голоса, скорость речи, аргументация). По мнению специалистов, в человеческом общении до 65% информации передается невербально и паравербально, и лишь 35% в вербальной, языковой форме. Il canale comunicativo è il mezzo con il quale il messaggio viene trasferito dall’emittente al ricevente. Il canale comunicativo può essere verbale (o linguistico), non verbale (gesti, mimica, movimento del corpo, sguardi, abbigliamento, odori, distanza nell’interazione eccetera) e paraverbale (intonazione, timbro della voce, velocità del discorso, argomentazione). Secondo gli esperti, nella comunicazione tra persone fino al 65% dell’informazione è trasmesso in modo non verbale o paraverbale, e solo il 35% in forma verbale, linguistica.
Процесс восприятия представлияет собой декодирование и осмысление информации рецептором. При передаче через определенный тип канала на уровне восприятия может возникнут непонимание. После успешного процесса понимания получатель реагирует в соотвествии с замыслом источника. Il processo di ricezione rappresenta la decodifica e comprensione dell’informazione da parte del ricevente. Durante la trasmissione attraverso un certo canale, a livello di ricezione può verificarsi un’incomprensione. Se il processo di ricezione ha successo, il ricevente reagisce in conformità all’intenzione dell’emittente.
Итак, на стадии порождения источник сообщения вступает в коммуникацию, имея намерение воздействовать определенным образом на конкретного адресата или возможных потенциальных адресатов (например, при чтении лекции на большую аудиторию, при написании художественного произведения и т.д.). В зависимости от конфигурации факторов, входящих в пониятие коммуникации, каждый отдельный рецептор  извлекает из сообщения разную по объему информацию в зависимости от его знаний, степени заинтересованности в сообщении и той цели, которую он себе ставит, участвуя в коммуникации. Поэтому каждое сообщение существует как бы в двух формах, которые не вполне тождественны: сообщение переданное отправителем (текст для источника) в фазе порождения, и сообщение, восприятое получателем (текст для рецептора) в фазе восприятие[1]. Так например, при восприятии лекции в силу разных причин, информация, усвоенная разными слушателями, существенно отличается как от восприятого коллегами, так и от того, что хотел донести до аудитории лектор. По-разному воспринимается различными читателями художественные и любые другие тексты. Quindi, al momento della produzione, l’emittente del messaggio inizia la comunicazione con l’intenzione di influenzare in un certo modo il destinatario concreto o i destinatari potenziali (ad esempio nel caso di una conferenza rivolta a un grande pubblico o della scrittura di un’opera  d’arte eccetera). A seconda della configurazione dei fattori che rientrano nel concetto della comunicazione, ogni singolo ricevente trae dal messaggio un’informazione diversa a seconda delle sue conoscenze, del grado di interesse per il messaggio e dello scopo che si è prefissato prendendo parte alla comunicazione. Per questo è come se ogni messaggio avesse due forme, non perfettamente coincidenti: il messaggio trasmetto dall’emittente (testo per l’emittente) nella fase di produzione, e il messaggio ricevuto dal ricevente (testo per il ricevente) nella fase di ricezione (Komissarov 1999:41). Così, per esempio, durante la ricezione di una conferenza, per diversi motivi, l’informazione ricevuta dai vari ascoltatori è notevolmente diversa sia da quella ricevuta dai colleghi, sia da quella che l’oratore voleva riferire al pubblico. Testi artistici e di qualsiasi altro genere sono recepiti in modo diverso dai vari lettori.
Однако, указанные различия в уровне проникновения в авторский замысел самими рецепторами как правило не осознаются. Каждый рецептор считает, что он воспринял именно то, что и хотел донести до него источник. Таким образом, в теории коммуникации считается, что две формы одного и того же сообщения (текст от  источника и текст для рецептора) находятся между собой в отношении коммуникативной равноценности[2], которая выражается в следующем: Tuttavia, di solito i riceventi stessi non si rendono conto delle differenze indicate a livello della comprensione dell’intenzione dell’autore. Ogni ricevente pensa di aver capito esattamente ciò che intendeva l’emittente. In questo modo, nella teoria della comunicazione si ritiene che il rapporto tra le due forme di uno stesso messaggio (testo dell’emittente e testo per il ricevente) sia di equivalenza comunicativa (Komissarov 1999:42), che si esprime come segue:
Между ними потенциально существует высокая степень общности, поскольку они состоят из одинаковых языковых единиц, несущих, в основном, одинаковую информацию для всех членов данного языкового коллектива. Tra le due forme esiste potenzialmente un alto grado di comunanza, poiché si compongono delle stesse unità linguistiche, che portano, a grandi linee, la stessa informazione per tutti coloro che appartengono a un dato gruppo linguistico.
Между ними фактически существует достаточная степень общности, чтобы обеспечить необходимое взаимопонимание в конкретных условиях общения. Если такое взаимопонимание не достигается, коммуниканты могут обменяться дополнителной информацией, переспросит или уточнить информацию, увеличивая точность восприятия сообщения. Tra le due forme esiste realmente un sufficiente grado di comunanza, per garantire la necessaria comprensione reciproca nelle condizioni concrete della comunicazione. Se non si raggiunge la comprensione reciproca, i partecipanti possono scambiarsi informazioni aggiuntive, chiedere di ripetere o precisare l’informazione, aumentando l’esattezza della ricezione del messaggio.
Обе формы объединяются в акте общения в единое целое, и различия между ними оказываются незначительными для участников коммуникации, которые не осознают этих различий, считая, что полученное сообщение и есть то, что передано, и наоборот. Таким образом, для коммуникантов реально существует один единый текст, содержание которого в принципе может быть доступно всем владеющим языком, с помощью которого передается и принимается сообщение. Entrambe le forme nell’atto della comunicazione formano un insieme, e le differenze tra le forme diventano insignificanti per i partecipanti alla comunicazione, che non si accorgono di queste differenze e pensano che il messaggio ricevuto corrisponda a quello tramesso e viceversa. In questo modo, per i soggetti esiste realmente un unico testo, il cui contenuto può essere in linea di principio accessibile a tutti quelli che padroneggiano la lingua con cui è trasmesso e ricevuto il messaggio
Коммуникативный акт, таким образом, считается состоявшимся, если коммуникативное намерение успешно реализовано, цель коммуникации достигнута. In questo modo, si considera l’atto comunicativo compiuto se l’intenzione comunicativa è stata pienamente realizzata e lo scopo della comunicazione raggiunto.
2.2 Схема перевода как акта межъязыковой коммуникации

2.2 Schema della traduzione come atto di comunicazione interlinguistica

Коммуникативный подход к переводу ‒ ведущий принцип современной теории перевода. Речевое общение может осуществляться и между коммуникантами, говорящими на разных языкак. В этом случае, имеет место межъязыковая (двуязычная) коммуникация. L’approccio comunicativo alla traduzione è un principio fondamentale della teoria della traduzione moderna. La comunicazione discorsuale può realizzarsi anche tra comunicatori che parlano lingue diverse. In questo caso ha luogo una comunicazione interlinguistica (bilingue).
Необходимость в переводе как речевой деятельности появляется тогда, когда получателю информации неизвестен языковой код, которым пользуется источник при порождении речевого высказывания. Поскольку рецептор не в состаянии извлечь информацию из текста, произнесенного или написанного на неизвестном ему языке, обязательным условием общения является наличие промежуточного звена, осуществляющего языковое посредничество ‒ переводчика. La traduzione come attività discorsuale diventa necessaria quando il ricevente dell’informazione non conosce il codice linguistico che l’emittente utilizza per la produzione dell’enunciato linguistico. Siccome il ricevente non è in grado di ricavare l’informazione dal testo pronunciato o scritto in una lingua a lui sconosciuta, è condizione obbligatoria della comunicazione la presenza di un passaggio intermedio, che realizzi la mediazione linguistica – il traduttore.
Языковое посредничество заключается в том, что получателем сообщения, переданного при помощи исходного языка, становится переводчик, для того, чтобы в дальнейшем стать источником сообщения, передаваемого при помощи языка перевода. La mediazione linguistica consiste nel fatto che il traduttore diventa ricevente del messaggio trasmesso nella lingua emittente, per diventare in seguito emittente del messaggio trasmesso nella lingua ricevente.
Таким образом, отличительной чертой перевода как процесса межъязыковой коммуникации является его опосредованный характер (Г. Егер), предполагающий, «помимо обычных для любого коммуникативного акта фаз порождения и восприятия текста, осуществляемых отправителем и получателем сообщения, наличие промежуточной фaзы ‒ фазы перекодирования, осущестиляемой промежуточным участником ‒ переводчиком»[3]. Quindi il tratto distintivo della traduzione come processo di comunicazione interlinguistica è il suo carattere di mediazione (Gert Heger) che presuppone «oltre alle fasi di produzione e ricezione di un testo, comuni a qualsiasi atto comunicativo, compiute dall’emittente e dal ricevente del messaggio, la presenza di una fase intermedia – fase di ricodifica, realizzata da un partecipante intermedio – il traduttore» (Švejcer 1988:43).

 

Именно таким образом представляет процесс перевода модель немецкого лингвиста и переводоведа Отто Каде (см. рис. 2). Proprio in questo modo il processo di traduzione è rappresentato nel modello del linguista e traduttologo Otto Kade (vedi figura 2).
 

Рисунок 2

 

Figura 2

Итак, в начале процесса межъязыковой коммуникации находится Источник информации (И1), т.е. автор оригинального сообщения. Пользуясь исходным языком (Код 1), Источник создает речевое произведение на ИЯ, выступающее в качестве текста оригинала (Т1) в процессе межъязыковой коммуникации и содержащее определенную информацию. Эта информация предназначена для Рецептора, владеющего тем же языком, имеющего общий с Источником культуро-исторический и лингвистическй опыт и учитывающего обстановку, в которой происходит данный речевой процесс (Ситуация 1). Все это позволяет Рецептору (Р1) извлекать из созданного Источником текста содержащуюся в нем информацию или, попросту говоря, понимать содержание текста. Quindi, all’inizio del processo di comunicazione interlinguistica si trova l’emittente dell’informazione (E1), cioè l’autore del messsaggio originale. Attraverso la lingua emittente (codice 1), l’emittente crea l’enunciato linguistico nella lingua emittente, che rappresenta il prototesto (T1) nel processo di comunicazione interlinguistica e contiene una certa informazione. Questa informazione è destinata al ricevente, che conosce quella lingua e ha un’esperienza storico-culturale e linguistica comune a quella dell’emittente e tiene in considerazione la situazione in cui si svolge il processo discorsuale (situazione 1). Tutto questo permette al ricevente (R1) di trarre dal testo creato dall’emittente l’informazione contenuta nel testo o, semplicemente, di capire l’argomento del testo.
Продолжает процесс межъязыковой коммуникации Переводчик. Переводчик участвует в качестве Рецептора  в речевом акте на ИЯ и в качестве Источника (И2), создающего текст (Т2) на другом языке ‒ языке перевода (код2), предназначенный уже для иного Рецептора (Р2), владеющего языком перевода и ориентирующегось на иной предыдущий опыт и обстановку речи (Ситуация 2). Понятно, что переводчик создает не просто текст на ПЯ, а текст, который должен будет использоваться в качестве перевода по отношению к данному оригиналу, т.е. быть его полноправной и полноценной заменой. И, наконец, Рецептор перевода (Р2) извлекает из текста перевода содержащуюсь в нем информацию и тем самым завершает как речевой акт на ПЯ, так и весь процесс межъязыковой коммуникации. Il traduttore  continua il processo di comunicazione interlinguistica. Il traduttore prende parte all’atto discorsuale in qualità di ricevente nella lingua emittente ed emittente (E2) che crea un testo (T2) in un’altra lingua –la lingua del metatesto (codice 2) destinata a un altro ricevente (R2), che conosce la lingua della traduzione ed è orientato a una diversa esperienza precedente e situazione discorsuale (situazione 2). È chiaro che il traduttore non crea semplicemente un testo nella lingua di traduzione, ma un testo che deve essere utilizzato come traduzione in relazione a un dato prototesto, cioè essere un sostituto a pieno titolo e di buona qualità. E, infine, il ricevente della traduzione (R2) trae dal testo della traduzione l’informazione in esso contenuta e in questo modo compie sia l’atto discorsuale nella lingua del metatesto sia tutto il processo di comunicazione interlinguistica.
Итак, отличительной чертой акта межъязыковой коммуникации является наличие допольнительной фазы –фазы перекодирования  и появления допольнительного коммуниканта –переводчика.  Двуязычная коммуникация включает в себя три фазы: Quindi, la caratteristica principale dell’atto di comunicazione interlinguistica è la presenza di una fase aggiuntiva ‒ fase di ricodifica e la comparsa di un comunicatore aggiuntivo ‒ il traduttore. La comunicazione bilingue comprende tre fasi:
Первичная коммуникация, где переводчик выступает в качестве рецептора сообщения на исходном языке.

Стадия перекодирования – смена языкового кода, осуществляемая переводчиком.

Вторичная коммуникация, где переводчик выступает в качестве источника сообщения на языке перевода.

 

la comunicazione di primo grado, a cui il traduttore partecipa come ricevente del messaggio nella lingua di partenza.

lo stadio di ricodifica ‒ cambiamento del codice linguistico compiuto dal traduttore.

comunicazione di secondo grado, a cui il traduttore partecipa come emittente del messsaggio nella lingua di traduzione.

 

Существование промежуточного звена приводит к распадению акта перевода на два взаимосвязанных, но относительно самостоятельных коммуникативных акта: коммуникацию между отправителем и переводчиком и коммуникацию между переводчиком и получателем, «первичную» и «вторичную» коммуникацию (А. Попович), создающие две коммуникативные ситуации. La presenza di un passaggio intermedio porta alla disgregazione dell’atto di traduzione in due atti comunicativi interconnessi ma relativamente indipendenti: la comunicazione tra l’emittente e il traduttore e la comunicazione tra il traduttore e il ricevente, la comunicazione «di primo grado» e quella «di secondo grado» (Anton Popovič), che creano due situazioni comunicative.
Таким образом, модель коммуникативного акта в переводе расширяется за счет противоставленных в актах первичной и вторичной коммуникации исходного языка и языка перевода, текстов оригинала и перевода, a также двух култур и двух предметных ситуации[4]. Опосредованный характер межъязыковой коммуникации приводит к тому, что все компоненты коммуникативного акта удваиваются. In questo modo il modello di atto comunicativo nella traduzione si amplia in funzione della lingua del prototesto e del metatesto contrapposte negli atti di comunicazione di primo e secondo grado, tra il prototesto e il metatesto, ma anche di due culture e due situazioni concrete (Švejcer 1988:54). Il carattere di mediazione della comunicazione interlinguistica fa sì che tutti i componenti dell’atto comunicativo siano raddoppiati.
Компоненты коммуникативного акта перевода имеют и свою специфику по отношению к аналогичным компонентам одноязычной коммуникации. I componenti dell’atto comunicativo della traduzione hanno anche una propria peculiarità in relazione agli elementi analoghi della comunicazione monolingue.
Основные различия затрагивают различные уровни коммуникативной ситуации. Предметную ситуацию –опсываемые в текстах оригинала и перевода предметы и связи между ними, которые в разных языках часто воспринимается неодинаково. Так, в русском языке при описании террасс на берегу озера или моря говорят, что они спускаются к воде. В английском языке, наоборот, террассы поднимаются от воды вверх по склону берега. Там, где русская языковая картина мира рисует морские отливы и приливы, т.е. движение моря по горизонтали, французская увидит высокое и низкое море, т.е. степень наполнения морской чаши (marée haute –marée basse). «Пенка на молоке» в английском языке передается при помощи иного понятия, именно «milk with skin on it». Le principali differenze riguardano i diversi livelli di situazione comunicativa. La situazione concreta è che gli argomenti trattati nel prototesto e nel metatesto e i legami tra essi, che nelle varie lingue spesso non sono percepiti allo stesso modo. Così, in russo, nel descrivere i terrazzi sulla riva di un lago o mare, si dice che essi scendono nell’acqua. In inglese, al contrario, i terrazzi si alzano dall’acqua in alto verso il pendio della riva. Laddove la visione russa del mondo rappresenta alta e bassa marea come movimenti orizzontali del mare, quella francese considera il mare alto e basso, cioè il livello di riempimento del bacino marino (marée haute ‒ marée basse). «Пенка на молоке» [schiumetta del latte] in inglese si rende con un altro concetto, cioè «milk with skin of it» [latte con sopra una pellicina].
Поскольку перевод – это не только контакт двух языков, но и соприкосновение двух культур, коммуникативный акт перевода выявляет и различия в культурной ситуации. То, что является очевидным для Рецептора в первичном коммуникативном акте, может быть непонятным для Рецептора в коммуникации вторичной. Примером может служить перевод имени «Белоснежка» из сказки «О Белоснежке и семи гномах». Для некоторых народов, живущих в тропиках и не имеющих в своем языке понятия «снег», это имя пришлось передать описательно как «девушка белая, как оперение белой цапли». Сочетанием «Вас+(5, 3, 6 и т.д.)» французы пользуются для обозначения уровния образования, полученного после средного (baccaluréat). Так «Вас5» обозначает, что человек проучился послесреднего  учебного заведения еще 5 лет. Употребленное без объяснения (как мы это видели в переводе фильма Л. Бессона «13– й район») это выражение совершенно ничего не говорит русскому зрителю. Siccome la traduzione non è solo un contatto tra due lingue, ma anche un incontro tra due culture, l’atto comunicativo della traduzione rivela anche differenze nella situazione culturale. Quello che è evidente per il ricevente nell’atto comunicativo primario, può essere poco chiaro al ricevente della comunicazione di secondo grado. Può esserne un esempio la traduzione del nome «Biancaneve» dal racconto «Biancaneve e i sette nani». Per alcuni popoli che vivono ai tropici e non hanno nella loro lingua il concetto di «neve», si è dovuto rendere questo nome descrittivo come «fanciulla bianca come il piumaggio di un airone bianco». I francesi utilizzano l’espressione «Bac+(5, 3, 6 eccetera) per indicare il livello di istruzione conseguito dopo quello medio (baccalauréat). Quindi «Bac+5» significa che la persona ha proseguito gli studi dopo la laurea triennale per 5 anni. Se non viene spiegata (come nella traduzione del film di Luc Besson Banlieu 13), questa espressione non significa assolutamente nulla per lo spettatore russo.
2.3 Коммуникативная равнозначность текстов оригинала и перевода

2.3 Uguaglianza di significato comunicativo del prototesto e del metatesto

Подобно тому как в процессе речевого общения на одном языке тексты для говорящего и для слушающего признаются коммуникативно равноценными и объединяются в единое целоe, так и текст перевода признается коммуникативно равноценным тексту оригинала. Когда мы берем с полки томик переводов Шекспира или Диккенса, мы ни на минуту не задумываемся, что прочитаем именно то, что хотел нам донести иноязычный автор. Мы верим, что сопровождающий на переговорах переводчик с точностью передает нам не только основное содержание позиции иностранных коллег, но и верно расставляет необходимые акценты, отражает эмоциональные, оценочные и другие установки. Иными словами, мы верим в коммуникативную равноценность первичного и вторичного текстов. Allo stesso modo in cui si riconosce che nel processo di comunicazione discorsuale in una lingua il testo del parlante e quello per l’ascoltatore siano equivalenti a livello comunicativo e costituiscano un tutto unico, così si riconosce anche che il metatesto sia equivalente a livello comunicativo al prototesto. Quando prendiamo dallo scaffale un piccolo volume in traduzione di Shakespeare o Dickens, non ci passia nemmeno per la testa di non leggere proprio quello che voleva farci sapere l’autore in una lingua straniera. Ci fidiamo che il traduttore che ci segue durante le trattative ci riferisca con esattezza non soltanto il contenuto principale della posizione dei colleghi stranieri, ma ripartisca fedelmente gli aspetti necessari, riproduca le emozioni, le valutazioni e altri orientamenti. In altre parole, crediamo nell’equivalenza comunicativa del prototesto e del metatesto.
Задача перевода ‒ обеспечить такой тип межъязыковой коммуникации, при котором создаваемый текст на языке перевода мог бы выступать в качестве полноценной коммуникативной замены оригинала. В. Н. Комиссаров понимает коммуникативную равноценность как отождествление текстов оригинала и перевода в функциональном, структурном и содержательном отношении[5]. Il compito della traduzione consiste nel garantire quel tipo di comunicazione interlinguistica in cui il testo creato nella lingua del metatesto possa essere a pieno titolo sostituto comunicativo del prototesto. Vilen Naumovič Komissarov intende per equivalenza comunicativa l’identificazione del prototesto e del metatesto per quanto riguarda la funzione, la struttura e il contenuto (Komissarov 1999:43-44).
Функциональное отождествление оригинала и перевода заключается в том, что перевод как бы приписывается автору оригинала, публикуется под его именем, обсуждается, цитируется так, как будто он и есть оригинал, только на другом языке. L’identificazione funzionale del prototesto e del metatesto consiste nel fatto che la traduzione è, come, attribuita all’autore del prototesto, è pubblicata a suo nome, recensita, citata come se fosse il prototesto, soltanto in un’altra lingua.
Содержательное отождествление оригинала и перевода заключается в том, что рецепторы перевода считают, что перевод полностью воспроизводит содержание оригинала, что в нем передается то же содержание средствами иного языка. L’identificazione del contenuto tra il prototesto e il metatesto consiste nel fatto che i riceventi del metatesto credono che la traduzione riproduca totalmente il contenuto del prototesto, che in essa il medesimo contenuto sia trasmesso per mezzo di un’altra lingua.
Структурное отождествление перевода с оригиналом заключается в том, что рецепторы перевода считают, что перевод воспроизводит оригинал не только в целом, но и в частностях. Предполaгается, что переводчик точно передает структуру и порядок изложения содержания в оригинале, не позволяет себе что-либо изменить, исключить или добавить от себя. Количество и содержание разделов и других подразделений текста в оригинале и переводе должно совпадать. Если переводчик и позволяет себе какиe-то отступления в отношении частных деталей структуры текста, то лишь для того, чтобы точнее передать содержание оригинала. L’identificazione strutturale del metatesto e del prototesto consiste nel fatto che i riceventi del metatesto credono che la traduzione riproduca il prototesto non solo in generale ma anche nei particolari. Si suppone che il traduttore trasmetta la struttura e l’ordine di esposizione del contenuto del prototesto, senza cambiare, eliminare o aggiungere alcunchè. Il numero e il contenuto delle sezioni e delle altre suddivisioni del prototesto e del metatesto devono coincidere. Se il traduttore si permette delle digressioni in merito a particolari dettagli della struttura del testo, lo fa solo per rendere più esatto il contenuto del prototesto.
Если смотреть с позиции восприятия, то коммуникативная равноценность перевода и оригинала понимается как равенство воздействия на рецепторы в первичной и во вторичной коммуникации. Отсюда вытекает непреложное правило перевода: текст перевода должен также воздействовать на своего рецептора, как воздействовал на своего рецептора текст оригинала. Se considerata dal punto di vista della ricezione, per equivalenza comunicativa del metatesto e del prototesto si intende l’uguaglianza di influenza sui riceventi nella comunicazione di primo e secondo grado. Da qui deriva una regola ferrea della traduzione: il metatesto deve anche avere sul proprio ricevente la stessa influenza che il prototesto ha sul suo.
В основе коммуникативной равноценности лежит, таким образом, требование неизменности цели коммуникации. Цель коммуникации в схеме на рис. 2 обозначена стрелочкой, пронизывающей весь коммуникативный акт перевода, его первичную и вторичную стадии. По сути, лишь цель коммуникации остается неизменной при переводе и соединяет два коммуникативных акта. Alla base dell’equivalenza comunicativa sta quindi l’esigenza di invariabilità dello scopo della comunicazione. Lo scopo della comunicazione nello schema della figura 2 è segnato dalla freccia che attraversa tutto l’atto comunicativo della traduzione, il suo stadio primario e quello secondario. In sostanza, è soltanto lo scopo della comunicazione a rimanere invariato nella traduzione e a unire i due atti comunicativi.
А. Д. Швейцер отмечает, однако, что смена рецептора во вторичной коммуникации не может не влиять на коммуникативную цель. Коммуникативная интенция переводчика как бы наслаивается на коммуникативную интенцию автора, она детерминируется вторичной коммуникативной ситуацией, ее культурным, а порой и историческим контекстом. Вместе с тем эта модификация допустима лишь в известных пределах. Речь может идти лишь об адаптации авторской интенции к другим коммуникативным условиям, а не о ее коренном пересмотре, который совершенно недопустим в силу репрезентативного предназначения перевода[6]. Tuttavia, Aleksandr Davidovič Švejcer sottolinea che il cambiamento di ricevente nella comunicazione di secondo grado non può non influire sullo scopo comunicativo. È come se l’intenzione comunicativa del traduttore si sovrapponesse all’intenzione comunicativa dell’autore, fosse determinata dalla situazione comunicativa di secondo grado, dal suo contesto culturale e a volte anche storico. Inoltre questo cambiamento è ammissibile solo entro certi limiti. Riguarda solo l’adattamento dell’intenzione dell’autore ad altre condizioni comunicative, e non una sua revisione radicale, del tutto inammissibile in quanto la traduzione è rappresentativa per principio (Švejcer 1988:73).
2.4 Функции переводчика в акте межъязыковой коммуникации

2.4 Le funzioni del traduttore nell’atto di comunicazione interlinguistica

Итак, процесс перевода включает, по меньшей мере, два этапа: уяснение переводчиком содержания оригинала и выбор варианта перевода. В результате этих этапов осуществляется переход от текста оригинала к тексту перевода. Переводчик как участник сложного вида речевого общения одновременно выполняет нескoлько коммуникативных функции. Quindi, il processo traduttivo comprende almeno due fasi: chiarimento per il traduttore del contenuto dell’originale e scelta della variante traduttiva. queste fasi portano al passaggio dal prototesto al metatesto. Il traduttore in quanto partecipante di una comunicazione discorsuale di tipo complesso svolge diverse funzioni comunicative nello stesso tempo.
Во-первых, он выступает в качестве Рецептора оригинала, т.е. участвует в качестве воспринимающего субъекта в первычной коммуникации. Эта функция переводчика представляется чрезвычайно важной. От того, в какой степени переводчик как рецептор приблизится к пониманию авторского замысла, зависит дальнейшая судьба перевода. Для создания полноценного перевода переводчик должен принимать во внимание характерные особенности автора сообщениа (истoчника информации) и тех получателей (рецепторов) информации, для которых предназначалось это сообщение, их знания и опыт, отражаемую в сообщении реальность. In primo luogo, partecipa in qualità di ricevente del prototesto, cioè di soggetto che percepisce il messaggio della comunicazione di primo grado. Questa funzione del traduttore è straordinariamente importante. Dal grado in cui il traduttore come ricevente si avvicina alla comprensione del senso dell’autore dipende l’esito successivo della traduzione. Per creare una valida traduzione, il traduttore deve prestare attenzione alle caratteristiche peculiari dell’autore del messaggio (emittente del’informazione) e a quelle dei riceventi dell’informazione, a cui è destinato il messaggio, alle loro conoscenze e esperienze , alla realtà riflessa nel messaggio.
Во-вторых, он выступает в качестве создателя текста на ПЯ, т.е. является Источником сообщения в акте вторичной коммуникации. Здесь от переводчика требуется высокий уровень владения языком перевода для качественного воплощения авторского замысла средствами принимающего языка, а также знание характера и особенностей восприятия людей, которым адресуются перевод, их отличия от рецепторов текста оригинала. In secondo luogo, partecipa in qualità di autore del testo nella lingua del metatesto, cioè è l’emittente del messaggio nell’atto di comunicazione di secondo grado. Qui al traduttore è richiesto un alto livello di padronanza della lingua del metatesto per una buona resa dell’intenzione dell’autore attraverso la lingua del ricevente, e anche la conoscenza del carattere e delle particolarità dei riceventi a cui è rivolta la traduzione, e le loro differenze dai riceventi del prototesto.
В-третых, переводчик выполняет функцию объединиения актов первычной и вторичной коммуникации, участником которых он является. Он создает не просто текст на ПЯ, а текст перевода, т.е. текст, который в функциональном, смысловом и структурном отношении выступает в качестве полноправной замены оригинала (В. Н. Комиссаров). Он анализирует отрезки речи в оригинале и единицы в ПЯ, строит из них эквивалентные речевые произведения, сопоставляет их с исходными, выбирает окончательный вариант перевода. Тем самым переводчик утверждает коммуникативное равенство двух отрезков текста на разных языкых. Таким образом, процесс перевода и его результат всецело зависят от коммуникативных возможностей переводчика, его знаний и умеий. In terzo luogo, il traduttore svolge la funzione di unione tra gli atti di comunicazione di primo e secondo grado, ai quali partecipa. Non crea soltanto un testo nella lingua ricevente, ma il metatesto, cioè il testo che sotto l’aspetto funzionale, significativo e strutturale rappresenta un sostituto a pieno titolo del prototesto (Komissarov). Il traduttore analizza le parti del discorso nel prototesto e le unità nella lingua del metatesto, costruisce con essi delle opere discorsuali equivalenti, le confronta con quelle del prototesto, sceglie la variante definitva di traduzione. Quindi il traduttore stabilisce l’identità comunicativa di due parti del testo in lingue diverse. Il processo di traduzione e il suo risultato dipendono interamente dalle possibilità comunicative del traduttore, dalle sue conoscenze e capacità.
Помимо своей посреднической роли, переводчик может выполнять коммуникативные функции, выходящие за рамки языкового посредничества. По условиям коммуникации переводчик может быть вынужден выступать в качестве самостоятельного источника информации, давая дополнительные пояснения, делая выводы из содержания оригинала, указывая на возможные ошибки и т.д. Как устный, так и письменный переводчик может совмещать выполнение своих обязанностей с деятельностью информатора, редактора или критика оригинали и т.п. Oltre al ruolo di mediatore, il traduttore può svolgere le funzioni comunicative derivanti dall’ambito della mediazione linguistica. Nelle condizioni della comunicazione, il traduttore può essere costretto a partecipare in qualità di emittente indipendente dell’informazione, fornendo chiarimenti aggiuntivi, traendo le conclusioni dal contenuto del prototesto, indicando i possibili errori eccetera. Sia l’interprete sia il traduttore possono conciliare i loro compiti con quelli di informatore, redattore o critico del prototesto eccetera.
Таким образом, переводчик может выполнять корректировочную (Р.К. Миньяр-Белоручев) и редактирующую функции, корректируя и редактируя текст оригинала, если он видит в нем погрешности. В зависимости  от обстоятельств переводчик выбирает одну из стратегий: Quindi il traduttore può svolgere una funzione di correzione (Rûrik Kostantinovič Min’âr-Beloručev) e di redazione, correggendo e redigendo il prototesto, se trova in esso degli errori. A seconda delle circostanze il traduttore sceglie una delle strategie:

 

  1. сохранить все погрешности оригинала, считая их частью авторского замысла, но указать на их наличие в ссылках (письменный литературный перевод);
  2. исправить погрешности с согласия автора (устный и письменный перевод при возможностей общения с автором)
  3. исправить погрешности без согласования с автором (устный перевод, когда погрешность очевидна: оговорки, плохое владение языком и т.д.)
  4. сохранить в переводе погрешности.

 

  1. conservare tutti gli errori del prototesto, ritenendoli parte del senso dell’autore, ma indicandoli nelle note (traduzione scritta letteraria)
  2. correggere gli errori in accordo con l’autore (traduzione orale o scritta se è possibile comunicare con l’autore)
  3. correggere gli errori senza il consenso dell’autore (traduzione orale quando l’errore è evidente: refusi, cattiva padronanza della lingua eccetera)
  4. conservare gli errori.
Переводчик может выполнять функции, определяемые условиями межъязыковой коммуникации, нестандартными переводческими ситуациями: функции фильтрации и адаптации текста (изменение содержания и эмоциональной окраски текста, например, в ситуациях конфликта), функцию доверенного лица (установление личного контакта с представителем иной культуры); защитную функцию (ослабление внешнего воздействия незнакомой обстановки на иностранного подопечного)[7]. Il traduttore può svolgere funzioni determinate dalle condizioni della comunicazione interlinguistica, dalle situazioni traduttive anomale: la funzione di filtro e adattamento del testo (cambiamento del contenuto e della sfumatura emotiva del testo, per esempio, in situazioni di conflitto) la funzione di fiduciario (instaurazione del contatto personale con i rappresentanti di un’altra cultura), la funzione di difesa (attuazione dell’influenza esterna di un ambiente sconosciuto su un assistito straniero) (Sdobnikov, Petrova 2006:112).
Итак, на деятельность переводчика, а следовательно и на процесс перевода оказывают влияние все компоненты коммуникативного акта: субъективные (характер участников общения источника сообщения на ИЯ и рецептора на ЯП, личные качества самого переводчика, его компетентность и профессионализм) и объективные (характер соотносимых в акте перевода языковых систем, способов построения сообщений, культурных ситуаций, условий коммуникации). Вся деятельность переводчика имеет таким образом объективно-субъективный характер, и его действия никогда не сводятся к механической подстановке единиц ПЯ вместо единиц ИЯ. Quindi sull’attività del traduttore, e di conseguenza sul processo traduttivo, hanno influenza tutte le componenti dell’atto comunicativo: soggettive (carattere dei partecipanti alla comunicazione dell’emittente del messaggio nella lingua emittente e del ricevente nella lingua ricevente, qualità personali dello stesso traduttore, la sua competenza e professionalità) e oggettive (carattere dei sistemi linguistici annoverati nell’atto di traduzione, delle capacità di costruzione dei messaggi, delle situazioni culturali, delle condizioni di comunicazione). Tutta l’attività del traduttore ha dunque carattere oggettivo-soggettivo, e la sua azione non è mai riconducibile a una sostituzione meccanica delle unità nella lingua emittente con unità della lingua ricevente.
2.5 Перевод и другие виды языкового посредничества

2.5 Traduzione e altri tipi di mediazione linguistica

Пониятие языкового посредничества шире пониятия перевода. Перевод представляет собой одну из разновидностей коммуникации, осуществляемых через посредничество. Передача информации, содержащейся в тексте оригинала, может осуществляться языковым посредником в разной форме и с разной степенью полноты, в зависимости от цели межъязыкового общения. Это цель может определяться как участниками коммуникации, так и самим переводчиком. В.Н. Комиссаров различает два основых вида языкового посредничества: перевод и адаптивное транскодирование. Il concetto di «mediazione linguistica» è più ampio del concetto di «traduzione». La traduzione rappresenta una delle varietà di comunicazione realizzate attraverso la mediazione. Il trasferimento delle informazioni contenute nel prototesto può essere compiuto dal mediatore linguistico in una forma e un livello di completezza diversi, a seconda dello scopo della comunicazione interlinguistica. Questo scopo può essere determinato sia dai partecipanti alla traduzione, sia dal traduttore stesso. Komissarov differenzia due tipi principali di mediazione linguistica: la traduzione e la trascodifica adattiva.
Перевод ‒ это вид языкового посредничества, ориентированный на иноязычный оригинал. Перевод рассматривается как иноязычная форма существования сообщения, содержащегося в оригинале, как текст, коммуникативно равноценный оригиналу. Для пользующихся переводом он во всем заменяет оригинал, является его полноправным представителем. La traduzione è un tipo di mediazione linguistica orientato al prototesto in un’altra lingua. La traduzione è considerata una forma in un’altra lingua del messaggio contenuto nel prototesto, un testo equivalente al prototesto dal punto di vista comunicativo. Per i fruitori della traduzione, essa sostituisce in tutto il prototesto e ne è il rappresentante a pieno titolo.
Адаптивное транскодироввание ‒ это вид языкового посредничества, при котором происходит не только транскодирование (перенос) информации с одного языка на другой (что имеет место и при переводе), но и ее преобразование (адаптация) с целью изложить ее в иной форме, определяемой не организацией этой информации в оригинале, а особой задачей межъязыковой коммуникации. Специфика адаптивного транcкодирования определяется ориентацией языкового посредничества на конкретную группу Рецепторов перевода или на заданную форму преобразования информации, содержащейся в оригинале[8]. La transcodifica adattiva è un tipo di mediazione linguistica in cui avviene non solo la transcodifica (trasferimento) dell’informazione da una lingua all’altra (cha ha luogo anche nella traduzione) ma anche la sua conversione (adattamento) per esporla in un’altra forma determinata non dall’organizzazione di questa informazione nel prototesto, ma dal compito particolare  della comunicazione interlinguistica. La peculiarità della transcodifica adattiva è determinata dall’orientamento della mediazione linguistica a un gruppo concreto di riceventi della traduzione o a una forma prestabilita di conversione dell’informazione contenuta nel prototesto (Komissarov 1999:48-49).
В отличие от перевода создаваемый при адаптивном транскодировании текст не предназначен для полноценной замены оригинала. Адаптивное транскодирование иноязычного оригинала носит парапереводческий характер и может быть представлено как объединение двух последовательных преобразований: перевод и заданная адаптация текста перевода. A differenza della traduzione, il testo realizzato con la transcodifica adattiva non è destinato ad essere un sostituto di ugual valore del prototesto. La transcodifica adattiva di un prototesto in un’altra lingua ha un carattere paratraduttivo e può essere rappresentata come l’unione di due conversioni consecutive: la traduzione e l’adattamento stabilito del testo della traduzione.
На практике используют следующие виды адаптивного транскодирования: In pratica si utilizzano i seguenti tipo di transcodifica adattiva:
Сокрaщенный перевод заключается в опущении при переводе отдельных частей оригинала по моральными, политическим или иным соображениям практического характера. При этом переводимые части оригинала передаются коммуникативно равноценными отрезками речи на ПЯ, хотя весь оригинал воспроиводиться лишь частично. La traduzione abbreviata consiste nell’omissione nel metatesto di parti isolate del prototesto per motivi morali, politici o di carattere pratico. In questo caso le parti del prototesto tradotte sono trasmesse da pezzi di discorso nella lingua del metatesto equivalenti dal punto di vista comunicativo, ma tutto il prototesto è trasmesso solo parzialmente.
Адаптированный перевод заключается в частичном упрощении и пояснения структуры и содержания оригинала в процессу перевода с целью облегчения восприятия текста отдельными группами получателей, не обладающих достаточными знаниями и профессиональным или жизненным опытом. Чаще всего подобная адаптация используется при переводе произведений, ориентированных на взрослого читателя, для детского аудитория, а также при переводе сложного научного текста для широкого круга читателей-неспециалистов. Ряд исследователей (Л.К. Латышев) называет этот вид транскодирования пересказом. La traduzione semplificata consiste nella parziale semplificazione e spiegazione della struttura e del contenuto del prototesto nel processo della traduzione, al fine di alleggerire la ricezione del testo da parte di determinati gruppi di riceventi che non hanno conoscenze adeguate e esperienza professionale o di vita. Più spesso si utilizza un adattamento simile nella traduzione per bambini di opere per adulti e anche nella traduzione di un complicato testo scientifico per un ampio cerchio di lettori non specialisti. Una serie di studiosi (Lev Kostantinovič Latyšev) chiama questo tipo di transcodifica riassunto.
Большинство видов адаптивного транскодирования не связано даже с частичным функциональным или структурным отождествлением исходного и конечного текстов. Они предназначены для более или менее полной передачи содержания иноязычного оригинала в такой форме, которая необходимая для достижения цели межъязыковой коммуникации. La maggior parte dei tipi di transcodifica adattiva non è legata ulteriormente all’identificazione funzionale o strutturale del prototesto e del metatesto. Sono destinati a un trasferimento più o meno completo del contenuto del prototesto in un’altra lingua in quella forma che è necessaria per il raggiungimento dello scopo della comunicazione interlinguistica.
К таким видам адаптивного транскодирования относятся: прагматическая адаптация, осуществляемая при передаче на другом языке рекламной информации; создание аннотаций, рефератов (abstracts), резюме (precis) и других форм передачи информации, связанных с отбором и перегруппировкой сведений, содержащихся в иноязычном тексте. Для каждой из этих форм задаются примерный объем и правила изложения материала, облегчающие восприятие переданной информации. Tra questi tipi di transcodifica adattiva ci sono: adattamento pragmatico, realizzato attraverso il trasferimento in un’altra lingua di informazioni pubblicitarie; la realizzazione di sommari, abstracs, compendi e altre forme di trasferimento dell’informazione legate alla selezione e riordinamento delle informazioni contenute nel testo in un’altra lingua. Per ciascuna di queste forme sono stabiliti volume e regole di esposizione del materiale che semplicifichino la ricezione della informazione trasmessa.

 

 

3 RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI

 

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Komissarov V. N. 1999 Teoriâ perevoda (lingvističeskie aspekty), Moskva, Vysšaâ škola.

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Lûdskanov A., 1967 Un approccio semiotico alla traduzione. Dalla prospettiva informatica alla scienza traduttiva, a cura di Bruno Osimo (2008), Milano: Hoepli.

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Osimo B. 2011 Manuale del traduttore. Guida pratica con glossario, Milano, Hoepli.

Osimo B. 2010 Propedeutica della traduzione. Corso introduttivo con tavole sinottiche, Milano: Hoepli.

Popovič A. 1975 La scienza della traduzione. Aspetti metodologici. La comunicazione traduttiva, a cura di Bruno Osimo (2006), Milano: Hoepli.

Švejcer A. D. 1988 Teoriâ perevoda, Moskva, Nauka.

Sdobnikov V. V., Petrova O. V. 2006 Teoriâ perevoda, Moskvà: EDITORE.

Torop P. 1995[bo1]  La traduzione totale, a cura di Bruno Osimo, Milano: Hoepli.

Witherspoon…

 

 

 



[1] Комиссаров В.Н. Теория перевода (лингвистические аспекты). ‒ М., 1999. С. 41

[2] Комиссаров В.Н. Теория перевода (лингвистические аспекты). ‒ М., 1999. С. 42

[3] Швейцер А.Д. Теория перевода. ‒ М., 1988. С. 43.

[4] Швейцер А.Д. Теория перевода. ‒ М., 1988. С. 54.

[5] Комиссаров В.Н. Теория перевода (лингвистические аспекты). ‒ М., 1999. С. 43-44

[6] Швейцер А.Д. Теория перевода. ‒ М., 1988. С. 73.

[7] Сдобников В.В., Петрова О.В., ‒ Теория перевода. ‒ М., 2006. С. 112.

[8] Комиссаров В.Н. Теория перевода (лингвистические аспекты). ‒ М., 1999. С. 48-49

 


 [bo1]no metti l’edizione hoepli