Hum Mugdal, impossibile staccarsi

impossibile staccarsi dal ricordo della tua pelle bianca ricordo che non mi rattrista non mi stanca non m’impedisce di vivere bene ricordo che si ravviva ogni volta che guardo la tua foto che sorridi accanto a me nella settimana a I’rushalayim dove giocavamo ai gerosolimitani nativi     impossibile staccarsi dal ricordo della tua bocca generosa ricordo… Continua a leggere Hum Mugdal, impossibile staccarsi

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Hum Mugdal, Panthera Lea

hai ferito la mia carne belva belva di carezze di pianto belva belva d’amore di rimpianto   ho amato e continuo ad amare la tua criniera riccia rossiccia ho amato e continuo ad amare la tua canottiera rosa abbottonata ho amato e continuo ad amare il tuo quotidiano graffio mortale Panthera Lea   per un… Continua a leggere Hum Mugdal, Panthera Lea

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Hum Mugdal, il sacchetto, traduzione di Maya Katzir e Bruno Osimo

la tenuta stagna del sacchetto come prova dell’amore eterno della cuffia per le pinne annaspando dopo l’ultima lezione di galleggiamento mi preparavo al peggio mi preparavo al mento tu eri così rilassata, supina sul basculante piscina la controffensiva antiaerea colpiva le tue spalline mi sentivo impotente davanti al tuo decolleté maestoso davanti alla tua duna… Continua a leggere Hum Mugdal, il sacchetto, traduzione di Maya Katzir e Bruno Osimo

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Hum Mugdal, “Solo un portatore sano”, traduzione di Maya Katzir e Bruno Osimo

viaggi di bolina, viaggi di poppa in questa nebbia di piscina, sul marciapiedi – esci – entri – fai di me quello che vuoi – che non vuoi, che me ne stia a cuccia nel caldo della sauna   t’intravvedo tra le marmellate affusolate sempre più lontana dietro il fatto quotidiano sempre più lontana dietro… Continua a leggere Hum Mugdal, “Solo un portatore sano”, traduzione di Maya Katzir e Bruno Osimo

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Hum Mugdal, abbandono, traduzione di Maya Katzir e Bruno Osimo

bevi vino nobile lentamente tesa sapendo dove verso la mia acqua minerale lievemente frizzante ridi con gli amici scoprendo anche quell’angolatura di dente, quella, sorridi pensando sono fuori nessuno guarda l’angolatura del mio sorriso nessuno misura il grado di rivelazione del mio dente canino nessuno pensa a casa bevono acqua minerale lievemente ma solo lievissimamente… Continua a leggere Hum Mugdal, abbandono, traduzione di Maya Katzir e Bruno Osimo

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Hum Mugdal, Laura U, traduzione dall’ebraico di Maya Katzir e Bruno Osimo

Laura U   I capelli che proseguono le tue tempie raccolti dietro sono carezze del vento di Levànto prima di baciarti ha sputato acqua salina sulle mani.   La bambina che mi ha posato il bicchiere rovesciandone una goccia sul piattino tremava di smalto rosa chiaro un po’ scrostato.   Il cucchiaino lungo non sapevi… Continua a leggere Hum Mugdal, Laura U, traduzione dall’ebraico di Maya Katzir e Bruno Osimo

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Hum Mugdal, Ora che cerco il sonno, traduzione di Maya Katzir e Bruno Osimo

ora che cerco il sonno con un dito proteso verso la sua pelle ricordo le tue mutande bianche senza orlo ti fasciavano i fianchi senza finire in nulla si sfilavano piano ricordo il rumore delle tue risate – pompavano di vita la mia vita le ascoltavo di nascosto dietro il telefono, sul treno ricordo te… Continua a leggere Hum Mugdal, Ora che cerco il sonno, traduzione di Maya Katzir e Bruno Osimo

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