Scuola Superiore per Mediatori Linguistici via Alex Visconti, 18 20151 MILANO
Diploma in Mediazione linguistica Ottobre 2012
trad.it, il sito di Bruno Osimo
la mia attività: scritture, letture, interviste, traduzioni, poesia, scienza della traduzione, semiotica orcid.org/0000-0002-9204-024X Scopus Author ID: 41661864200 ISNI: 0000000040670907
Scuola Superiore per Mediatori Linguistici via Alex Visconti, 18 20151 MILANO
Diploma in Mediazione linguistica Ottobre 2012
© I. I. Revzin, V. Û. Rozencvejg: «Osnovy obŝego i mašinnogo perevoda» 1964 © Ema Stefanovska per l’edizione italiana 2012
Revzin, Rozencvejg: la disambiguazione
Abstract in italiano
La prefazione esamina alcuni problemi traduttivi relativi alla disambiguazione di termini e concetti e alla loro resa nella lingua ricevente. Il testo tradotto affronta le fasi del processo traduttivo basandosi su un unico linguaggio d’intermediazione, a cui ridurre i significati elementari del testo nella lingua emittente e da cui partire per ottenere, mediante la sintesi, il testo nella lingua ricevente. Partendo dal presupposto che i concetti della teoria della traduzione tradizionale sono di facile formalizzazione, Revzin e Rozencvejg propongono dei metodi di analisi mediante algoritmi matematici. Tale approccio si scontra con i problemi dell’ambiguità e della complessità del linguaggio naturale e con la disambiguazione lessicale, grammaticale e sintattica ai fini dell’interpretazione del testo nella lingua emittente.
English abstract
The foreword examines some translation problems as regards the disambiguation of terms and concepts and the rendering in the target language. The translated text tackles the phases of the translation process based on an intermediary language including the basic meanings of the prototext from which the metatext is produced by synthesis. Based on the assumption that the notions of traditional translation theory can be easily formalized, Revzin and Rozencvejg suggest methods of analysis by mathematical algorithms. This approach is hampered by problems relating to the ambiguity and the complexity of the natural language and to the lexical, grammatical and syntactic disambiguation to interpret the prototext.
Резюме на русском языке
Введение изучает некоторые проблемы перевода, относящиеся к снятию омонимии терминов и понятий и к их передачи на переводящем языке. Перевод касается определения стадий процесса перевода, основывающегося на одном языке-посреднике, который заключает в себе элементарные значения исходного текста и с которого начинается, путем синтеза, составление текста на переводящем языке. Исходя из предпосылки, что в традиционной теории перевода имеется ряд достаточно легко формализуемых понятий, Ревзин и Розенцвейг ставят своей целью изложить методы анализа посредством математических алгоритмов. Этот подход сталкивается с проблемами, связанными с неоднозначностью и сложностью естетсвенного языка и со снатием лексической, грамматической и синтаксической омонимии, с целью интерпретации текста на исходном языке.
1. Prefazione
1.1. La presente tesi ha come oggetto la traduzione del quinto e ultimo capitolo dell’opera Oсновы общего и машинного перевода [Fondamenti di traduzione generale e automatica], pubblicato a Mosca nel 1964 da Isaak Iosifovič Revzin e Viktor Ûl’evič Rozencvejg. L’opera raccoglie le nozioni di traduzione generale e automatica discusse dagli autori durante un ciclo di lezioni tenuto negli anni 1959-61 e si presenta come un manuale accademico per gli studenti e i docenti delle facoltà di lingue.
Il libro nasce in un contesto storico e geografico di grande affermazione dell’approccio scientifico alla traduzione. A partire dagli anni Cinquanta, nell’URSS la traduzione automatica assume un’importanza sempre maggiore e viene considerata un elemento fondamentale del processo traduttivo. Questo approccio non viene condiviso dall’Occidente, perciò l’opera non trova, ad oggi, traduzioni in lingue occidentali.
Partendo dal presupposto che nella teoria della traduzione tradizionale – basata sul concetto di equivalenza – i concetti importanti sono di facile formalizzazione, i due studiosi russi si pongono l’obbiettivo di esporre la problematica della teoria della traduzione in relazione alla linguistica strutturale e propongono metodi di analisi formale volti a risolvere alcune difficoltà linguistiche del processo traduttivo, come per esempio verificare la correttezza dell’analisi grammaticale del testo e risolvere i problemi di omonimia grammaticale.
Il quinto capitolo – qui tradotto – intitolato «Alcune questioni specifiche della teoria della traduzione generale e automatica», ripercorre le fasi del processo traduttivo ed evidenzia i problemi che si creano in ogni fase. Partendo dallo stadio iniziale d’individuazione delle unità traduttive si esplicano i diversi metodi di analisi (lessicale, grammaticale e sintattica) del testo nella lingua emittente. Il principio da cui partono i due studiosi è un unico linguaggio d’intermediazione, sufficientemente formale e con capacità di rappresentazione dei significati elementari, a cui ridurre le frasi da tradurre e da cui partire per ottenere, mediante la sintesi, le corrispondenti frasi tradotte. Questo approccio alla traduzione si scontra con il problema della polisemia, dell’ambiguità e della complessità del linguaggio naturale e con la relativa disambiguazione ai fini della comprensione e dell’interpretazione del testo nella lingua emittente.
bruno osimo 14/10/12 06:23 Deleted: sorgono
Trattando approfonditamente i metodi di analisi mediante processi di tipo algoritmico, il capitolo in oggetto presuppone una determinata conoscenza dell’interpretazione di testi formalizzati ovvero testi tradotti in un sistema di simboli matematici.
1.2. Di seguito vengono analizzati alcuni problemi emersi durante la traduzione relativi alla disambiguazione di concetti e termini nella lingua emittente (russo) e quindi alla resa degli stessi nella lingua ricevente (italiano).
Uno dei problemi di traduzione più frequenti è rappresentato dalla disambiguazione delle omonimie o delle polisemie delle parole nella lingua emittente ai fini di interpretare correttamente il testo e stabilire il traducente nella lingua ricevente. In alcuni casi tale disambiguazione può avvenire mediante l’analisi del contesto della parola o mediante l’accertamento di una sua eventuale appartenenza a una determinata sottolingua. Per esempio nel Grande Dizionario Italiano di Aldo Gabrielli sotto la voce «soluzione» si trova il suo significato generale (risoluzione, spiegazione) e il suo significato in qualità di termine chimico (miscela molecolare omogenea risultante dalla dissoluzione di uno o più soluti in un solvente). Nella lingua russa questi due significati sono espressi da due diverse parole: решение per il significato generale e раствор per quello terminologico. Se nel tradurre in russo la collocazione italiana «soluzione del problema» il traduttore non tenesse conto del contesto della parola e della sua appartenenza a una sottolingua, potrebbe approdare a una traduzione non appropriata come раствор задачи (parola per parola «*miscela molecolare del problema») invece di quella appropriata решение задачи.
Tuttavia ci sono casi in cui l’analisi del contesto non è sufficiente per risolvere il problema dell’ambiguità della parola. Vediamo di seguito un esempio dove oltre all’analisi del contesto, per la disambiguazione è necessaria l’interpretazione del testo rivolgendosi alla realtà ovvero «fare una ipotesi sul mondo possibile che il testo rappresenta» (Eco 2003). Come afferma Eco nell’opera Dire quasi la stessa cosa, in mancanza di tracce adeguate, il compito del traduttore è quello di scegliere l’accezione o il senso più probabile e ragionevole e rilevante in quel contesto e in quel mondo possibile.
Prendiamo come esempio la parola russa omonima мир che in italiano si potrebbe tradurre con entrambi i traducenti «pace» e «mondo» e il suo aggettivo мировой (in italiano «di pace» e «mondiale»). Nella collocazione in russo мировая война (guerra mondiale) abbiamo sufficienti informazioni per poter scegliere il traducente in italiano, considerato che sarebbe poco ragionevole definire uno dei due conflitti mondiali
mediante l’ossimoro “guerra di pace”. Il problema sorge quando mancano informazioni riguardo alla realtà cui si riferisce l’espressione omonima. La frase russa Испытания этого оружия угрожают миру potrebbe essere tradotta in italiano in due diversi modi: «I test di quest’arma minacciano il mondo» e «I test di quest’arma minacciano la pace». Essendo tale frase proposta nel prototesto in qualità di esempio e, quindi, estrapolata dal suo contesto originale, non è possibile stabilire quale delle due varianti traduttive sia quella corretta.
Un altro esempio analogo è rappresentato dall’aggettivo russo общий e dalle relative traducenti «generale» e «generico».
Vediamo ora un altro esempio dove per la corretta interpretazione del testo è necessaria la disambiguazione contestuale della parola omonima nella lingua ricevente.
«Семантическая взаимосвязанность субъекта, объекта и обстоятельств действия выражается, как мы видим, лексически, морфологически и синтаксически, что и понятно, поскольку эти отношения являются существенными для едва ли не каждого речевого сообщения.» (paragrafo 5.5)
La parola omonima обстоятельство oltre al suo significato generale (in italiano «circostanze, contesto») ha anche un significato terminologico dell’ambito linguistico (in italiano «complemento di circostanza»). Nella stessa frase si potrebbe trovare la stessa parola utilizzata con due significati diversi. Un esempio ne è la definizione del suo significato terminologico tratta dal Dizionario di termini linguistici russi dove nella traduzione in italiano dobbiamo ricorrere a due traducenti diversi:
«Обстоятельство – это второстепенный член предложения, поясняющий слово со значением действия или признака и обозначающий, при каких обстоятельствах совершается действие, или указывающий способ, меру, степень проявления действия и признака. »
[Il complemento di circostanza è un elemento secondario della proposizione che spiega la parola con un significato di azione o di qualità e indica le circostanze in cui si svolge l’azione oppure il modo, la misura e il grado di manifestazione dell’azione o della qualità.]
Per stabilire l’accezione cui si riferisce la parola nel prototesto è necessario analizzare il contesto in cui tale parola si trova. Entrambi i significati avrebbero senso all’interno di un testo cui oggetto è lo studio del processo traduttivo. Ma da un’analisi contestuale più approfondita si evince che la parola in questione si trova all’interno di una spiegazione grammaticale della ridistribuzione delle unità elementari di senso nella
frase, insieme ad altri termini grammaticali. Stabilito il suo significato, si passa alla scelta del termine con cui rendere il concetto per adattarlo alle norme grammaticali della lingua ricevente (italiano).
La frase risulterà, in italiano, come segue:
«La correlazione semantica del soggetto, oggetto e il complemento di circostanza si esprime in maniera lessicale, morfologica e sintattica; ciò è comprensibile dato che queste relazioni sono essenziali per quasi tutte le espressioni linguistiche.»
Il significato terminologico della parola обстоятельство nel prototesto è stato riscontrato anche all’interno della collocazione обстоятельственные слова cui traduzione parola per parola in italiano sarebbe «parole complementari». Appurato il fatto che tale traduzione non indica nella lingua ricevente lo stesso concetto espresso della lingua emittente, si procede alla scelta di una perifrasi che al meglio esprime tale concetto grammaticale: «parole con funzione di complemento di circostanza».
L’ultimo esempio proposto riguarda la resa nella lingua ricevente del concetto stesso di disambiguazione. Nella lingua emittente (russo) tale concetto viene espresso mediante la collocazione снятие омонимии (parola per parola «*eliminazione dell’omonimia»), permettendo di specificare il tipo di ambiguità che viene “eliminata”. Il traducente in italiano («disambiguazione») non fornisce una simile specificazione. Perciò nel tradurre in italiano l’espressione russa снятие омонимии или многозначности слов è necessario integrare il concetto italiano di disambiguazione con tale specificazione («disambiguazione delle omonimie o delle polisemie delle parole»).
1.3. Abbiamo esaminato alcune delle difficoltà che si incontrano frequentemente durante il processo traduttivo. Questo tipo di problemi semantici ha sbarrato la strada alle sperimentazioni nel campo della traduzione automatica negli anni Sessanta che si basavano sull’idea di creare un sistema capace di tradurre da una lingua naturale a un’altra lingua naturale senza l’intervento umano. Un linguaggio prodotto da un tale sistema, come risultato dell’esecuzione di algoritmi, è una lingua artificiale. Il linguaggio umano, invece, è il risultato della creatività umana guidata da processi complessi difficilmente rappresentabili in un codice matematico. Questo contrasto tra lingua naturale e artificiale viene molto ben chiarito da Umberto Eco nell’opera Dire quasi la stessa cosa sulla base di una serie di traduzioni effettuate utilizzando un servizio gratuito di traduzione automatica on-line.
Nel suo esperimento del 2003 Eco chiede al sistema di traduzione automatica la traduzione in italiano dell’espressione inglese the works of Shakespeare e ottiene il seguente risultato: «gli impianti di Shakespeare». Tale problema di traduzione è dovuto all’omonimia della parola inglese work e all’impossibilità del sistema automatico di individuare il contesto a cui si riferisce l’espressione. In altre parole, il sistema, basandosi sulle definizioni dizionariali delle singole parole, si limita a tradurre le lingue senza badare al senso complessivo generato dalla sequenza di parole nel loro insieme.
Se a distanza di quasi un decennio provassimo a ripetere l’esperimento di Eco, noteremo che il sistema di traduzione automatica riesce a produrre una traduzione appropriata («le opere di Shakespeare»). Questo si deve al trasferimento dell’approccio dalla traduzione di lingue alla traduzione di discorsi: il sistema traduce unità di parole tenendo conto delle parole circostanti. Tuttavia tale approccio permette di limitare gli errori di traduzione ma non di evitarli del tutto. Cosi, chiedendo a un sistema automatico la traduzione italiana dell’espressione russa азиатчина русской культуры otteniamo «asiatico cultura russa». Questo risultato oltre a non avere senso ci mostra che il sistema di traduzione automatica ignora del tutto i secoli di storia e cultura russa celati all’interno della parola азиатчина.
Riferimenti bibliografici
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Torop P. 2009 La traduzione totale, a cura di Bruno Osimo, Milano: Hoepli
2. Traduzione
Глава V
НЕКОТОРЫЕ СПЕЦИАЛЬНЫЕ ВОПРОСЫ ТЕОРИИ ОБЩЕГО И МАШИННОГО ПЕРЕВОДА
§32. Проблемы словаря
Посмотрим теперь, как происходит выделение единиц перевода. Поскольку обычно язык-посредник явно не присутствует, то соответсвие просто устанавливается между отрезком текста ИЯ и отрезком теста ПЯ. Средством идентификации единиц перевода служит прежде всего словарь.
Между прочим, в теории перевода и у части переводчиков- профессионалов установилось несколько пренебрежительное отношение к двуязычному словарю. Считается даже, что словарь скорее мешает, чем помогает в переводе. Между тем, словарь − это первый список заранее заданных соответсвий, с которым мы сталкиваемся в практике перевода. Заслуживает внимания следующее заявление одного из современных теоретиков перевода: «словарь можно определить как инструмент, который позволяет переводить, не зная одного из языков» (Cary, 1956 в, стр. 11).
Недоверие к словарю, как это ни звучит парадоксально, вызвано его достоинством. Словар дает слишком много вариантов перевода, а практика перевода требует, чтобы каждое слово переводилось только одным способом. Вообще говоря, это в известной мере условно. Вполне можно представить себе положение, когда каждое слово передается в том же тексте набором разных соответствий. 1
Весьма поучительно с теоретической точки зрения разобрать подобную возможность.
Представим себе словарь, в котором каждый набор вариантов отделен вертикальной чертой, а внутри этих наборов на первом месте пишется основной перевод, а в скобках − остальные словарные вариянты.
Возьмем русское предложение, например:
́В настоящее время успешно проведены опыты по машинному переводу`.
Capitolo V
ALCUNE QUESTIONI SPECIFICHE DELLA TEORIA DELLA TRADUZIONE GENERALE E AUTOMATICA
5.1. I problemi dei dizionari
Vediamo ora come avviene l’individuazione delle unità traduttive. Poiché il linguaggio d’intermediazione di solito non è presente in modo visibile, si stabilisce la corrispondenza semplicemente tra il frammento del testo della lingua emittente e il frammento del testo della lingua ricevente. Da strumento per l’identificazione delle unità traduttive serve anzitutto il dizionario.
A questo proposito, nella teoria del processo traduttivo e fra i traduttori professionali si è consolidato un certo atteggiamento negativo nei confronti del dizionario bilingue. Si considera perfino che il dizionario rappresenti più un ostacolo che un aiuto nel processo traduttivo. Inoltre, il dizionario è il primo elenco di corrispondenze a priori nel quale ci imbattiamo nella pratica traduttiva. Merita l’attenzione il seguente pronunciamento di uno dei maggiori teorici contemporanei della traduzione: «il dizionario può essere definito come strumento che permette di tradurre a chi non conosce una delle due lingue» (Cary 1956: 11).
La diffidenza nei confronti del dizionario, per quanto possa sembrare paradossale, è provocata dai suoi pregi. Il dizionario dà troppe varianti della traduzione, mentre la pratica traduttiva necessita che ogni parola venga tradotta con un unico metodo. Generalmente parlando dipende dalle circostanze. Si può benissimo immaginare una situazione dove ogni parola venga resa in uno stesso testo con una serie di traducenti diversi.
Da un punto di vista teorico, è molto interessante prendere in esame una simile possibilità.
Immaginiamoci un dizionario nel quale ogni serie di varianti è separata da una linea verticale, e dentro quelle serie, al primo posto c’è la traduzione di base, mentre tra parentesi ci sono le rimanenti varianti dizionariali.
Prendiamo per esempio la frase russa:
V nastoâŝee vremâ uspešno provedeny opyty po mašinnomu perevodu.
[Attualmente sono state condotte con successo gli esperimenti della
bruno osimo 11/10/12 08:28 Deleted: fornisce
bruno osimo 11/10/12 08:29 Deleted: indicativo
bruno osimo 11/10/12 08:30 Deleted: a
bruno osimo 11/10/12 08:31 Deleted: sar
bruno osimo 11/10/12 08:32
Deleted: …una …e…e…e…e…rivolgersi …al…etogo
Eti
Deleted: …. … [3]
… [1]
bruno osimo 11/10/12 08:41 Deleted: Bisogna evvidenziare…la
… [2]
registrazion…e…tale …
bruno osimo 11/10/12 08:48
bruno osimo 11/10/12 08:50
Deleted: el….
bruno osimo 11/10/12 09:07
Deleted: posli
bruno osimo 11/10/12 09:07
Deleted: Eto
bruno osimo 11/10/12 09:12
Deleted: Nella …ell
bruno osimo 11/10/12 09:12
Deleted: Nella …ell
bruno osimo 11/10/12 09:08
… [4]
… [5] … [6]
Deleted: ecc….ind…ovvero … [7]
bruno osimo 11/10/12 09:14
Deleted: possono registrare
bruno osimo 11/10/12 09:15
Deleted: di
bruno osimo 11/10/12 09:16
Comment: questo se vuoi puoi usarlo come … [8]
esempio per il discorso
bruno osimo 11/10/12 09:17
Deleted: que…che possano essere …te…fornisce
delle…che non conoscono…ovvero …si estendono
… [9]
bruno osimo 11/10/12 09:20 Deleted: la …il
bruno osimo 11/10/12 09:20 Deleted: essi …32
bruno osimo 11/10/12 09:21 Deleted: per …20 …ottenuta bruno osimo 13/10/12 07:59 Deleted: nella
bruno osimo 11/10/12 09:26 Deleted: Paragonando …con bruno osimo 11/10/12 09:08 Deleted: ecc.
bruno osimo 11/10/12 09:27 bruno osimo 11/10/12 09:27 bruno osimo 13143131343134314314313131/10/12 10101068689898989898989898696896989:21201320101020202010210202043489810482587842380835858985483184
… [10] … [11] … [12]
… [13]
… [14]
1 Между прочим, такого была первая идея автоматического словаря («Машинный перевод», стр. 17). È stata infatti questa la prima idea del dizionario automatico (Booth, Locke 1957: 17)
2 Сюда относятся и те случаи, когда ситуации, обычные для культуры одного народа, не наблюдаются в другой культуре. Авторы «Stylistique comparée» выделяют этот случай особо, говоря о ́пробелах` (lacunes). Ср. Malblanc, 31.
Sono compresi anche i casi in cui una situazione tipica per una cultura non si verifica nell’altra cultura. Gli autori della «Stylistique comparée» ne parlano come di “lacunes” (Malblanc 1961: 31).
3 Заметим, что такие упражнения очень важны для развития догадки по контексту, как у переводчиков, так и вообще у изучающих иностранный язык. Ср., например, следующее упражнение на заполнение пропусков во фразе: Notre représentant… vous voir la semaine prochaine (passera). Je vous… que nous venons d’engager un nouveau représentant (informe). Vous constaterez que nos prix… toute concurrence (défient) (Mauger, стр. 82).
Osserviamo che questo genere di esercizi è molto importante per lo sviluppo delle congetture in base al contesto, sia per i traduttori che in generale per gli studenti di lingue straniere. Si veda per esempio il seguente esercizio di completamento: Notre représentant… vous voir la semaine prochaine (passera). Je vous… que nous venons d’engager un nouveau représentant (informe). Vous constaterez que nos prix… toute concurrence (défient) (Mauger 1958: 82).
4 Эту классификацию Фриз положил в основу разработанных под его руководством учебников английского языка. Обобщенное изложение принципов построения этих учебников дано в докладе Фриза на VIII Международном конгрессе лингвистов (Fries, 1957).
Fries ha posto questa classificazione nella base del manuale di lingua inglese elaborato sotto la sua direzione. Un’esposizione sintetica della composizione di tale manuale è fornita nella relazione di Fries al VIII Congresso internazionale di linguisti (Fries 1957).
5 Ю.С. Мартемьянов любезно согласился на то, чтобы в нашем пособии было опубликовано его собственное изложение этого метода (см. Мартемьянов, стр. 2-20). Û. S. Martem’janov ha cortesemente acconsentito alla pubblicazione nel nostro manuale della sua personale esposizione di questo metodo (Martem’janov 1961: 2-20).
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